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La radio diventa OTT
Pubblicato il 22/03/2024

La radio diventa OTT

11 April 2025

Nel quarto trimestre del 2023, secondo i dati di RAJAR, c'è stata una significativa evoluzione nel modo in cui il pubblico britannico consuma i contenuti radiofonici. Mentre solo il 28% preferisce ancora l'ascolto tradizionale AM/FM, il 43% si rivolge al DAB e il 26% all'IP, con l'11% tramite app e sito web, e un notevole 15% attraverso gli altoparlanti intelligenti.

Quest'ultimo dato evidenzia un aumento considerevole dell'ascolto della BBC tramite IP, seguendo la strategia della BBC di concentrare l'accesso ai suoi contenuti sulle piattaforme OTT. Ma i numeri rivelano di più: l'ascolto on-demand tramite BBC Sounds, la piattaforma audio OTT proprietaria della BBC, è cresciuto del 55% in due anni, raggiungendo un impressionante 231 milioni di ascolti nel Q4 2023.

Questi dati confermano l'efficacia della decisione della BBC di concentrare i suoi contenuti sulla sua piattaforma disintermediata primaria. Tuttavia, i dati suggeriscono anche forse un risultato inaspettato.

L'app BBC Sounds ha registrato 149 milioni di ascolti.

Cridland spiega che nel primo trimestre del 2021, l'app BBC Sounds ha registrato 149 milioni di ascolti radiofonici e di podcast on-demand, mentre i podcast della BBC sono stati scaricati 265 milioni di volte in tutto il mondo.

Nei dati recentemente pubblicati per il quarto trimestre del 2023, l'app BBC Sounds ha segnato 231 milioni di ascolti radiofonici e di podcast on-demand, mentre i download globali dei podcast della BBC sono scesi a 222 milioni.

Il calo nell'ascolto di podcast di terze parti, sebbene considerato un successo da parte di alcuni dirigenti della BBC, è un fenomeno che richiede un'analisi più approfondita in quanto potrebbe avere conseguenze significative e non necessariamente positive. Tuttavia, resta chiaro che la decisione della BBC di concentrare l'accesso ai suoi contenuti su piattaforme disintermediate sta dimostrandosi sempre più saggia.

La trasformazione verso l'OTT rappresenta la nuova frontiera per i broadcaster, che devono adattarsi rapidamente per diventare fornitori di contenuti senza passare attraverso le reti di distribuzione tradizionali come DTT, satellite, DAB o FM. Questa trasformazione coinvolge non solo la tecnologia, ma anche il modello di business dei broadcaster.

Si tratta di un cambiamento simile a quello affrontato dalle case discografiche alla fine del secolo scorso, quando le vendite di supporti fisici come dischi, CD e cassette hanno subito un costante declino, portando alcuni a prevederne l'annientamento completo. Tuttavia, nonostante la morte del supporto fisico, le case discografiche hanno iniziato un processo di ricostruzione lento ma progressivo. Questo percorso di ricostruzione ha portato alla loro attuale condizione estremamente positiva.

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